Il nome originale: | Tutti i rumori del mare |
Anno: | 2011 |
Paese: | ITALIA |
Genere: | Thriller |
Regia: | Federico Brugia |
Attori: | Sebastiano Filocamo, Benn Northover, Rocco Siffredi, Mimmo Craig, Orsi Tóth |
Durata: | 95 min |
Qualita' video: | BDRip |
Traduzione: | Italian |
Visualizzazioni: | 1292 |
Non ha hobby, non ha passioni, soltanto routine, un game over sul Nintendo e un amico di cui sente il dolore senza sentirsi. Perché lui scansa odio e amore, elude il dinamismo emozionale, tralascia il dissenso e il senso del 'corpo', lui non può permettersi la vita ma solo la sopravvivenza che scorre lungo geometrie asettiche, luoghi essenziali, spazi grandi e aperti che hanno perso i colori e accumulato silenzi opprimenti. Brugia desatura il paesaggio ungherese procedendo verso la scarnificazione e la rarefazione antinaturalistica e lasciando che sia un vetro a condizionare lo sguardo, il vetro di un finestrino dell'auto, quello di una finestra di albergo, di una porta o di una vetrina. L'understatement di Filocamo, la sua pura oggettività, 'portatrice' e testimone di morte, sposa bene il teorema spaziale ed esistenziale di un'opera che tende all'astrazione. Le ambiziose (forse troppo) inquietudini metafisiche del film non mancano di dichiarare, senza esplicitarla, una riflessione sociale intorno al drammatico traffico di esseri umani che in Italia ha trovato e trova una domanda fortissima (e desolante) di prestazioni sessuali femminili. Formalmente bello e radicale, Tutti i rumori del mare soffre una certa programmaticità, che decifra e 'risolve' le esistenze sospese dei personaggi, inibendo ogni passaggio a livelli di interpretazione ulteriori. L'epilogo cancella allora tutte le ambiguità della storia e del genere, risultando assolutorio almeno per il protagonista e il biondo Thomas di Benn Northover. Nell'esordio di Brugia trova posto ma non significato il cameo di Rocco Siffredi, probabile amante 'da appoggio', e Malika Ayane, improbabile dark lady di un noir immaginato. Credibile, sofisticata e preziosa è invece la sua voce sui titoli di coda e i grovigli dell'uomo che non (c')era.