Il nome originale: | 10,000 BC |
Anno: | 2008 |
Paese: | USA |
Genere: | Avventura |
Regia: | Roland Emmerich |
Attori: | Steven Strait, Camilla Belle, Cliff Curtis, Joel Virgel, Ben Badra, Mo Zinal, Nathanael Baring, Marco Khan, Joel Fry, Reece Ritchie, Tim Barlow, Junior Oliphant, Louise Tu'u, Mona Hammond, Gabriel Malema, Mark Simmons, Kristian Beazley, Suri van Sornsen, Boubacar Badaine, Charles Baloyi, Hannah Westbury |
Durata: | 109 min |
Qualita' video: | DVDRip |
Traduzione: | Italian |
Visualizzazioni: | 1529 |
Roland Emmerich, il regista che il giorno dell'Indipendenza ha polverizzato due monumenti sacri della storia americana (la Casa Bianca e l'Empire State Building), con 10.000 AC va molto indietro nel tempo, più indietro del Patriota e della Rivoluzione Americana, fino agli albori della civiltà. 10.000 AC non ha valore polemico o ideologico, non interpreta il passato remoto degli uomini né descrive la loro vita emotiva, piuttosto riproduce un mondo fantastico, che diventa un contenitore di situazioni e trame introdotte senza più timore di inverosimiglianza o umorismo involontario. Si fa in fretta a guadagnare l'adesione e l'identificazione del pubblico quando gli eroi devono vendicare la morte o il rapimento di un loro congiunto e gli antagonisti sono caratterizzati come arroganti, crudeli e indifferenti al dolore e alla sofferenza. Se si aggiunge poi che quello che capita al protagonista è qualcosa di umanamente comprensibile e condivisibile (il desiderio di ricongiungersi alla donna amata), il successo è servito. Come il patriota combattente di Mel Gibson, D'Leh è un eroe suo malgrado e secondo una strategia vincente che attraversa la storia e i generi del cinema americano. Su di lui non ci si può sbagliare e non ci sono ragioni perché lo spettatore non si schieri col maldestro cacciatore di Steven Strait, che per caso abbatte un enorme mammuth e sempre per caso salva dall'annegamento una tigre bianca e gigantesca. Una ricostruzione, quella di Emmerich, che non possiede nulla di assoluto, che accumula gli effetti per provocare il ritmo, che evidenzia una povertà formale e visiva e che infine fa rimpiangere il cinema corporeo. Quello che puoi toccare e che tocca il cuore.