Il nome originale: | JCVD |
Anno: | 2008 |
Paese: | Belgio, Luxembourg, Francia |
Genere: | Commedia / Dramatico |
Regia: | Mabrouk El Mechri |
Attori: | Jean-Claude Van Damme, François Damiens, Zinedine Soualem, Karim Belkhadra, Jean-François Wolff, Anne Paulicevich, François Beukelaers |
Durata: | 96 min |
Qualita' video: | BDRip |
Traduzione: | Italian |
Visualizzazioni: | 1428 |
Giunto a un momento cruciale della sua vita e della carriera, Jean-Claude Van Damme è alla disperata ricerca di denaro per pagare l’avvocato che lo minaccia di mollare la causa per la custodia della figlia. Avendo poco tempo a disposizione si reca nell’ufficio postale di una cittadina belga (dove è tornato nel tentativo di ricominciare da capo) per un money transfer, ma rimane invischiato in una rapina a mano armata. A causa di un terribile malinteso la polizia pensa che sia l’attore in persona a tenere in ostaggio dipendenti e clienti. I rapinatori decidono di sfruttare l’errore costringendo Van Damme a occuparsi della negoziazione. Il successo può facilmente abbagliare chi ne beneficia e chi lo osserva da distante. Se da un lato il beneficiario rischia di perdere il contatto con la realtà, dall’altro l’osservatore – il fan o il semplice spettatore – tende ad avere (dell’attore) un’idea falsata dalla celebrità. Grazie a un talento naturale nelle arti marziali, nei primi anni ’90 “The Muscles from Brussels” realizzava il suo sogno americano divenendo una star mondiale, salvo poi perdere credibilità e fama negli anni recenti inanellando una serie di flop nel cinema e nella sfera privata. Intrecciando finzione e realtà, commedia (agrodolce) francese e caper movie, il metafilm di Mabrouk El Mechri analizza in maniera trasversale il fallimento dell’attore sviscerando l’uomo e quel che resta della star. Ponendolo di fronte allo specchio del successo arriva a umiliarlo attraverso le sue stesse dichiarazioni incoerenti e prive di senso che tanto hanno fatto discutere. Come già era accaduto con l’acuto Essere John Malkovich di Spike Jonze – che affrontava i temi dell’identità e del narcisismo – e in parte con l’eroe decadente di Mickey Rourke nel drammatico The Wrestler (se letto come metafora della carriera dell’attore hollywoodiano), il pomeriggio di un giorno da cani di Van Damme offre uno spaccato di vita reale. Nei sei minuti del monologo/confessione che lo vede parlare col cuore in mano alla macchina da presa, a se stesso e a Dio, è racchiusa tutta la verità di un uomo conscio di aver avuto tutto e di non aver ancora dato nulla in cambio. Nella finzione scenica del film è proprio la vulnerabilità dell’attore che tradisce l’impianto biografico di JCVD e che libera Van Damme da un copione, sottraendolo all’oblio.